Bradley Wiggins rivela dettagli sugli abusi sessuali subiti in gioventù: “Avrei voluto non aver mai iniziato col ciclismo”

Bradley Wiggins ha raccontato alcuni scioccanti aspetti delle violenze subite a 13 anni per mano di un suo ex allenatore. L’ex ciclista britannico in passato aveva già parlato del fatto di essere stato abusato in gioventù, ma non era mai andato nel dettaglio di quella terribile vicenda. Il vincitore del Tour de France 2012 lo ha però fatto recentemente nel corso del podcast Under the Surface, che tratta proprio temi legati alla salute mentale. “La mia più grande vergogna era il fatto che un altro uomo mi avesse fatto questo – ha detto il 44enne riferendosi a quel triste periodo della sua infanzia – Non riuscivo a capire quanto fosse terribile, soprattutto a quell’età. È un trauma e da quel momento in poi ho fatto finta che non fosse successo nulla”.

Il racconto dell’ex campione olimpico va molto nel dettaglio anche riguardo il primo incontro agghiacciante con quella persona. “La prima sera mi era stato presentato il mio allenatore – ricorda Wiggins – Mi avevano detto: ‘Questo è il tuo allenatore, si prenderà cura di te’. Aveva 72 anni ed era un ex militare. Mi ha subito afferrato il polso. A quanto pare gli piaceva sentire il battito del cuore dei bambini. Mi disse che non aveva mai sentito un battito del genere. Mi disse anche che sarei diventato il miglior ciclista inglese di sempre. Naturalmente gli ho creduto. Ripensandoci, le sue parole erano una pura manipolazione”.

Ma i particolari rivelati si fanno sempre più specifici ed espliciti. “Un giorno ero sotto la doccia con un altro giovane ciclista. L’allenatore ci ha mostrato come lavare lo scroto, perché può facilmente infettarsi quando si sta seduti in sella tutto il giorno. Con la scusa ‘questo fa parte del passo per diventare un ciclista professionista’, ci ha tenuto in mano lo scroto e ci ha mostrato ampiamente quale fosse il metodo di lavaggio ideale – continua l’ex professionista britannico che poi torna alla mente ad altre stranezze di quel periodo – Andare a dormire in pigiama e svegliarsi senza, per esempio. Quando non ricordavo di averlo tolto durante la notte. Sono quindi certo che siamo stati drogati”.

Wiggins stesso ha ammesso più volte di non aver avuto un’infanzia felice e sa benissimo che quei fatti hanno lasciato un segno indelebile sulla persona che è oggi. “L’uomo che ha abusato di me era l’allenatore del club. Mi sentivo come se nessuno mi ascoltasse – confessa il 44enne inglese – Ha avuto un impatto enorme sulla mia immagine personale e su tutta la mia vita. Avrei voluto non aver mai iniziato a fare ciclismo. Così non avrei mai dovuto incontrare quell’uomo. Ma ora non cambierei nulla. Mi ha reso quello che sono. Ma ha avuto un impatto enorme, questo è certo”.

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